La lettera a "Libero"

Abolire le Province una battaglia repubblicana

Lettera inviata da Francesco Nucara a Maurizio Belpietro, direttore di "Libero".

Caro Direttore, sono lieto di comunicarLe che parteciperò con convinzione e con tutti i modesti mezzi disponibili per il piccolo Partito Repubblicano Italiano alla campagna lanciata dal giornale da Lei diretto per l’abolizione delle province, di tutte le province. Chi vuole fare distinzioni è evidente che vuole mantenere lo status quo.

D’altra parte, come lei evidentemente saprà, il PRI, guidato allora da Ugo La Malfa, appena si istituirono le Regioni nel 1970, pose il problema dell’abolizione delle province.

Da quarant’anni, come repubblicani, poniamo lo stesso problema. Nel recente passato, con un’iniziativa legislativa del senatore Del Pennino, e attualmente con l’iniziativa isolata di chi Le scrive, essendosi rifiutato l’altro repubblicano di condividerla.Quando si dice maldestramente o in malafede che i risparmi sarebbero poca cosa, si pensa solo agli emolumenti degli eletti. Andrebbe ricordato che, oltre agli eletti, vi è una miriade di collaboratori che hanno vita lavorativa identica a quella dell’assessore o del Presidente di giunta o del Presidente del Consiglio.

Senza contare la quantità di enti sub-provinciali di cui si deve fare carico il bilancio della Provincia.

In una regione di due milioni di abitanti come la mia Calabria, è proprio necessario avere 5 prefetture, 5 comandanti di Vigili del Fuoco, 5 questori, 5 presidenti di Camera di Commercio etc etc?

Se abolissimo le province, di tutto questo si potrebbe fare carico la Regione portando ad unitarietà tutto il sistema.

Facendo bene i conti, si tratta di miliardi di euro da risparmiare e non di qualche centinaio di milioni, come qualcuno ha suggerito al presidente del Consiglio.

L’abolizione delle province era nel programma del PDL? Sì! E allora si passi all’attuazione mantenendo gli impegni con gli elettori.

Rimango a disposizione per qualunque iniziativa in cui volesse coinvolgere il PRI. Con viva cordialità,

Francesco Nucara, segretario nazionale PRI